martedì, febbraio 27, 2007

Test stupido

Dopo doctor House mi trovo a dovere trovare il modo di passare il tempo. Quindi, faccio questo test "trovato" su un msn space...

01 - Che ora è? 22.37

02 - Nome? Gabbro

03 - Compleanno? 8 Aprile

04 - Segno zodiacale? Cinghiale

05 - Tatuaggi? No

06 - Piercing? Cerchio in lega da 17 pollici all'ombelico

07 - Sei innamorato/a? Attualmente no.

08 - Ti piaci interiormente? Si e no.

09 - Hai già amato al punto di piangere per qualcuno? Non mi risulta

10 - Hai fatto un incidente con la macchina? No no...

11 - Hai mai avuto una frattura? Conta una microfrattura all'alluce???

12 - Pepsi o coca-cola? Nessuna delle due.

12 bis - Whisky o vodka? Birra

13 - Ti fidi dei tuoi amici? Massìddai...

14 - Colore preferito per l'intimo? Nero e blu scuro (blu cobalto...)

15 - Misura di scarpe: 45...mi chiamo Cenerutolo...

16 - Numero preferito: ne ho tanti... 8 per Gennaro Gattuso, 53 per il Maggiolino Matto...boh

17 - Tipo di musica preferita? Tutto il rock... blues, southern rock, hard-rock, metal (con particolare riferimento all'heavy e al trash)

18 - Doccia o bagno? Il bagno è mooolto rilassante e poi ha una maggiore "componente" romantica...

19 - Cosa odi? I tamarri

20 - Come ti vedi nel futuro? Seduto sulla poltrona con una birra in mano a guardare i Simpson.

21 - Può esserci amicizia tra uomo e donna? Più che amicizia direi "Non belligeranza"

22 - Quale dei tuoi amici vive più lontano? Il Gurzo del Borneo meridionale.

23 - L'Italia oggi? Sciagurata

24 - Destra e Sinistra? Oltre all'eutanasia c'è una terza via?

25 - Cosa cambieresti nella tua vita? Qualcosina da cambiare ci sarebbe...

26 - Sei felice? Abbastanza

27 - Proverbio preferito? Nessun proverbio in particolare.

28 - Libro preferito? Saltatempo di Stefano Benni.

29 - Di cosa hai paura? Di finire la birra.

30 - La prima cosa a cui pensi quando ti svegli? Penso che sia troppo presto per alzarmi.

31 - Il tuo film preferito? Tutti i film stupidi che siano mai stati prodotti, più quelli di Tarantino.

32 - Se potessi essere qualcun altro chi saresti? Un po' Homer Simpson, un po' Hank Bukowski.

33 - Cosa c'è appeso al muro della tua camera? La foto di Tese, Bonno e Fabio al Camp Nou.

34 - Cosa c'è sotto il tuo letto? Il tappeto e i piani per costruire la mia distilleria clandestina.

35 - Un posto dove ti piacerebbe andare? Irlanda, Scozia, tornare a Parigi, scoprire Barcellona.

36 - Devi fuggire improvvisamente puoi portare 3 cose, cosa porti? Tutti i cd mp3, la volvo e il brother

37 - La parte di te che ti piace di più? Gambe...Quando c'è da correre per la ciclabile, vanno che è un piacere!

38 - Cosa sognavi di fare da piccola\o? Chef Tony.

39 - Profumo preferito? Deodorante

40 - Sport preferito? Futsal, Calcio, pelota basca, tamburello e curling.

41 - Timido o estroverso? Sono abbastanza guardingo...

42 - Soprannomi? Gabbro, Casa, Osvaldo, Eros...

43 - Mare o montagna? Luna

44 - Hai paura della morte? No, perché dovrei? Fa parte della vita...

45 - A che ora vai a letto di solito? A un'ora casuale...

46 - La cosa che ti piace di più di un\a ragazzao\a? Il collo ha un altissimo potere...le mani sono molto artistiche...le caviglie anche...ma il lobo dell'orecchio? E le narici? Per non parlare dell'incavo popliteo del ginocchio...Questo è il massimo!

47 - Quanti\e ragazzi\e hai avuto? Non tante...anzi

48 - La storia che non dimenticherai mai? Quella che non ho mai avuto.

49 - Ami sedurre o essere sedotto\a? Non sono buono in entrambe le cose, quindi c'è poco da fare.

50 - 3 aggettivi per descriverti? Pedale, pistolone e volpone...

51 - Il regalo che vorresti ricevere? Una cassa da dieci di Fink Brau! Uaz uaz uaz...

52 - Se fossi un animale? Boh...Un tricheco?

53 - E un oggetto? La macchina da scrivere di Indro Montanelli.

54 - Credi in Dio? E' un bel tipo. Anche se ancora lo devo ancora "capire" pienamente.

55 - Cosa faresti se vincessi 1milione di euro? Mi comprerei un appartamento piccolo piccolo giusto per starmente per gli affari miei...Il resto lo spenderei per rimettere in sesto la Volvo, libri e alcool.

56 - Il tuo cellulare è indispensabile? Se qualcuno prova a chiamarmi per salvare il mondo devo pur essere reperibile...

57 - Cosa pensi dei tuoi amici? Hanno i maroni duri a sopportarmi. Brava gente di malaffare.

58 - Con chi hai litigato l'ultima volta? I miei anziani genitori.

59 - Giorno preferito della settimana? Quello del campionato di calcetto con i boys.

60 - Fumi? Il cervello.

61 - lo scherzo più stronzo che hai fatto? Tanti...ma tanti...anche troppi sicuramente

62 - Quante lingue sai? Italiese, Klingon e dialetto elfico.

63 - Le cose + pericolose che hai fatto? Tornare a casa per viale Reiter...Lì ogni razionalità va a farsi benedire.

64 - Nutella o Patatine fritte? Tutte e due, più le mastelle industriali di Yogurt Mila...anche se il Muller...

65 - Il più bel complimento che hai ricevuto? Sei una brava persona...Mi sono commosso.

66 – Quanto sei alta? 1.85...credo...non sono sicuro...

67 - Animali domestici? Mio fratello e il mio coguaro da compagnia.

68 - Quanto ti piace la scuola? Se non ci fosse l'università...bisognerebbe inventarla...

69 - Con chi vorresti cenare questa sera? Con tutte le mie donne...quelle che, in qualche modo, hanno lasciato una traccia...

70 - Lasciare o essere lasciati? Se ad essere lasciati non si sta così bene...dai!

71 - Tra dare e ricevere? Dare calci alle caviglie al prossimo.

72 - Di che colore sono le pareti della tua stanza? Verdino acqua...

73 - Che nome aveva il tuo pupazzo di quando eri piccolo? Mimmo.

74 - L’ ultima e-mail che hai ricevuto? da Mario, per il nuovo numero di smool...

75 - Cosa fai se sei triste? Ascolto musica a palla.

76 - Quali sono le persone più importanti per te? Anche se ci litigo sempre, mio fratello conta...

77 - Il nome della tua migliore amica? è bionda, spumeggiante e fermentata...

78 - Del tuo migliore amico? Non sono in grado di sbilanciarmi

79 - Del tuo moroso\a? Qual è il significato di questa parola?

80 - Ti rifaresti mai qualcosa nel tuo fisico? Qualcosina ci sarebbe...

81 - A quanti anni ti vorresti sposare? Diciamo che non credo nel matrimonio...

82 - Progetti futuri? Laurearmi e vedere cosa succede

83 - Programmi che guardi di più alla televisione? Simpson, Boston Legal, Futurama, Griffin...

84 - Porti gli occhiali? No

85 - Dove sei nata? Modena...Se fosse una donna sarebbe una rezdora di 95 kg che passa il tempo a tirare il collo ai capponi.

86 - L’ultima volta che ti sei ubriacata? E ve lo dico???

87 - La macchina dei tuoi sogni? Una Volvo 850 GLE è per sempre.

88 - Moto preferita? Ducati 996

89 - Colore delle calze? Nere o blu...lunghe...per correre uso quelle bianche di Lupo sport...sono molto comode.

90 - Dove ti piace essere baciato? Può ripetere la domanda?

91 - L’ ultima volta che sei andato\a in motorino? L'anno scorso...è un po' che è in garage

92 - Festa preferita? Nessuna in particolare

93 - Piatti più buoni? L'amatriciana sa il fatto suo, ma la pizza...

94 - La materia che ami di più? Linguistica mi è piaciuta molto...

95 - Quella che odi di più? Fino adesso non ho odiato nulla...

96 - In cosa spenderesti tutti i soldi di una carta di credito? Libri, birra, musica...

97 – Hai sorelle o fratelli? Un fratello...mangiatore di dolciumi

98 – Hai mai tradito? Giammai...

99 – Come vorresti che proseguisse la tua storia attuale se ce l’hai? Prima di proseguire deve iniziare... ;)

100 - Saluta chi legge questo questionario: Se sei arrivato fino alla fine leggendo ogni domanda, posso dirti una cosa: complimenti vivissimi!

E@

venerdì, febbraio 16, 2007

Per la serie "Gli incredibili poteri dell'alcool".

(ANSA)- SYDNEY, 16 FEB - Un pescatore australiano che ha afferrato a mani nude uno squalo di 1,3 metri,ha dato il merito alla vodka che aveva bevuto poco prima . Philip Kerkhof di 41 anni stava pescando con cinque amici da un pontile lunedi' sera, quando ha visto lo squalo.'Gli sono andato dietro e l'ho preso per la coda perche' lo volevo tirare sopra il pontile', ha raccontato oggi alla radio Abc.
'Ma poi si e' girato e ha cercato di mordermi e ho pensato: beh, e' incredibile cosa puo' fare la vodka'.


NdR: Credo che un fatto del genere si possa commentare da solo. XD

€@

martedì, febbraio 13, 2007

Pazza sgambata mattutina.

Alla fine oggi non sono andato a correre.
Sei un vigliacco.
Faceva troppo freddo.
Bah...Rocky correva con la neve.
Cazzo hai ragione. Beh, allora ci vado domattina.
Sì, io ci credo...
Vergognati. Per dimostrarti che sono uno di parola, ci troveremo davanti all'università alle 9.
Va bene. Ci vediamo domani.
Ok, ciao vecchio.

Sveglia alle 8: un'ora, ormai, indecente per me.
Colazione all'inglese. Tè e biscotti secchi dietetici residuati di chissà quale dieta di mia madre.
La radio passa una hit di Gaber: la chiesa si rinnova.
Mi viene da ridere.
Bando alle perdite di tempo; qui bisogna bardarsi per andare ad aggredire l'asfalto.
Completone pesante, in vera lana di renna scandinava, collare di pellicciotto e scarpe da runner, rigorosamente bucate a causa dei NUMEROSI chilometri percorsi.
È presto.
Sono in clamoroso anticipo.
L'università è praticamente dietro casa.
Mi arriva un messaggino-ino-ino sul cellulare. Il mio compare mi dice che parte in questo istante dal suo natio paesello, distante un numero imprecisato di yarde e pertiche olandesi dal luogo concordato per l'appuntamento.
Poco male.
Posso fare un giretto nelle vicinanze, aspettando che venga l'ora giusta per puntare verso il tempio della conoscenza.

Ed eccomi, nella vasta pianura, ad inseguire i saiani e a insidiare le pantegane nascoste nei fossi.
Non pago di questa seppur fruttuosa caccia, decido di dirigermi verso l'arco alpino, correndo dentro il fiume Padus, l'odierno Po, controcorrente, in direzione del Monviso.
Ed eccomi in provincia di Cuneo, a Saluzzo.
Nonostante le stalattiti di sudore che mi scendevano dal mento, decisi di continuare nella mia folle corsa. Tanto c'era ancora tempo prima dell'appuntamento.
Senza una ragione plausibile mi ritrovai a tu per tu con un lama che mi stava per spiegare la sua umida argomentazione.
Schivata per un pelo.
La cordigliera delle Ande è un posto mal frequentato.
E allora via, via! Giù per le afose rive del Rio Paranà, rientra a Montevideo, evita il celebre portiere Hector Fabian Carini, ex Juve e Inter (non avrai mai il mio posto di portiere nella squadra di calcetto! Lurido fighettino biscazziere!), e approda, dopo qualche centinaio di chilometri, a Rio de Janeiro.
È carnevale e fa un caldo da matti!
Tutti ridono! Tutti scherzano!
Solo questa ballerina, che di femminile ha ben poco, non scherza!
Spiacente, devo scappare! Anche se hai una sorpresa per me... Ciao ciao, non ti preoccupare, penserò a tutti men che a te! Addiooo...
Tra la bossa nova di Antonio Carlos Jobim e il trash metal dei Sepultura, vuoi che non mi accorga di essere improvvisamente in ritardo per l'appuntamento???
Ebbene sì, porca miseria.
Ed eccomi sulla via del ritorno verso casa.
Tra aride steppe, deserti infuocati, yak che mi fanno le pernacchie sull'Himalaya e sherpa che mi prendono a palle di neve.
Samarcanda.
Crocevia tra occidente e oriente.
Centinaia di mercanti, lanaiuoli e vasai conducono trattative commerciali.
Roberto vecchioni, fermo a un bivio per cercare la via verso San Siro, mi indica la strada.
Dopo avere calcato la piazza rossa di Mosca, dopo avere guadato il Danubio e avere superato le frontiere e le dogane di diversi stati, rieccomi in Italia.
Basta. È tempo di fare lo sprint finale. Da Tolmezzo a Modena. Trecentosessanta chilometri.
Faccio uno squillo al mio compare che mi stava già attendendo.
Giungo nel piazzale di fronte alla facoltà di fisica.
Delle mie scarpe rimaneva solo la cenere. All'altezza di Mestre avevano preso fuoco.
Le mie gambe erano coperte di una coltre di fango, polvere e sabbia. Sembrava indossassi gli ultimi pantaloni della collezione primavera-estate di un qualsiasi stilista strafatto di veleno per scarafaggi.
Il mio completone era intatto. Aderiva perfettamente al mio corpo ed era di un nero traslucido che lo faceva sembrare quasi una tutona di pelle.

Ehi, sbrillone! Sei in ritardo di un quarto d'ora.
Eh, ho fatto il giro lungo.
Non dire cavolate. Abiti qui dietro, non fare finta di essere stanco.
Ma no, dai... Ho fatto un giretto qui intorno, per la ciclabile. Hai presente no?


martedì, febbraio 06, 2007

Un San Valentino diverso dal solito.

Quella di San Valentino non poteva che essere una serata indimenticabile.
L'appartamento era tirato a lucido come non lo era mai stato.
Anna aveva speso la giornata a pulire casa e a preparare la cena. Si era presa un giorno di ferie e voleva che tutto andasse alla perfezione.
Aveva fatto una cena coi fiocchi.
Per cominciare, un bel risotto con asparagi e scampi. A Luca sarebbe tornato in mente quella sera al mare, d'estate, quando si erano conosciuti tre anni prima.
Per secondo, orata al forno con erbe aromatiche.
Il dolce avrebbe fatto la sua parte: il tortino di cioccolato nero, guarnito da uno sbuffetto di panna montata, avrebbe fatto sicuramente la sua parte nel “dopocena”...
A Luca era già stato comunicato il menù: così avrebbe potuto provvedere al vino da accompagnare alla cena.
Alle diciannove e venticinque lui tornò a casa.
Sfoderò una posa da oscar alla sua bella che gli fece una festa impareggiabile.
Ciao Amore! Disse lei gettandogli le braccia al collo. Come è andata la giornata?
Benissimo, biscottino. Ho preso il vino. Spero che ti piaccia. Muller Thurgau. Uno dei migliori in assoluto. Rispose lui, mantenendo sempre il sorriso da oscar.
Lei prese in mano la bottiglia. La osservò, la analizzò nei minimi dettagli.
È già fresco! Esclamò lei.
Si, l'ho tenuto nel frigorifero della saletta bar che c'è in studio.
Luca era al servizio dell'avvocato Rovaniemi, uno dei più famosi dottori di legge della città e forse il più affamato di soldi dello stato.
Beh, la posso già mettere in tavola, squittì lei. Era dolcissima con quel vestitino, semplice, ma elegante.
Sono proprio fortunato a vivere con una donna così straordinaria, pensò lui.
Luca si tolse il pesante soprabito e lo posò nell'armadio.
Dalla cucina proveniva ovattata la voce di Anna.
È pronto! A tavola!
Si affrettò a raggiungere il suo posto.
Anna fece i piatti con una professionalità da chef.
Ne porse uno al suo uomo che prese la prima forchettata.
Si mise in ordine la frangetta bionda che velava i suoi occhi turchini e attese l'esito dell'assaggiatore.
Squisiti. Neanche in televisione li fanno così buoni. Complimenti.
Erano davvero buoni.
Anna, soddisfatta, illuminò a giorno la stanza con il suo sorriso.
Iniziarono a cenare.
Brindarono.
Buon San Valentino Amore.
Buon San Valentino anche a te, Anna.
Come è andata la giornata?
Ottimamente. Abbiamo vinto una causa e pare che il vecchio Rovaniemi voglia darci una gratifica. Strano. Si vede che sua moglie, deve averlo addolcito non poco.
Entrambi fecero una risata, comunque sobria e non eccessiva.
Tu come hai passato la giornata?
Stamattina è venutola farmi visita il dottor Marino.
Buone notizie allora. Cosa dice il buon vecchio doc ? Chiese, mentendo tranquillità.
Mi ha consegnato l'esito degli esami...
Si versò un bicchiere generoso di Muller Thurgau nel bicchiere.
Ne bevve un lungo sorso.
In parole povere mi rimangono due mesi di vita.
Cough cough!
A Luca andò di traverso il vino e si sporcò leggermente la manica.
Andò in cucina a pulirsi con uno strofinaccio.
Perdonami! Disse lei con gli occhi bagnati. Non sarei stata comunque in grado di tacere tutto e fare finta di nulla.
Lei mantenne una grandissima dignità. Non si scompose più di tanto. Rimase seduta al suo posto.
Era una donna forte. Per questo piaceva tanto a Luca.
Lui tornò a tavola.
Era visibilmente scosso.
Si aprì il primo bottone della camicia.
Con la sua mano accarezzò il viso di Anna.
Come avrebbe fatto senza la sua pelle d'albicocca?
Come avrebbe vissuto senza più la sua energia, il suo supporto?
Cosa sarebbe successo dopo, senza di lei?
Cercò di ricomporsi.
Vorrà dire che vivremo al massimo i prossimi giorni. Fino a quando ci sarà possibile. Quindi, lasciamo tutto e pensiamo a noi.
La due mani si incontrarono e si abbracciarono l'un l'altra.
Sì, hai ragione amore mio. Disse lei.
La cena proseguì.
Arrivò l'orata e poi fu il turno del tortino al cioccolato nero.
Erano uno di fronte all'altro.
Si alzarono in piedi quasi all'unisono e si baciarono.
Non posso lasciarti andare via così. Non posso. Non posso. Non posso; pensò Luca.
Amore mio, mi dispiace lasciarti così. Ti prego perdonami, perdonami, perdonami; pensò Anna.
Io adesso metto via i piatti. Tu va' di là a cambiarti. Poi ti raggiungo.
Si amore. Ti aspetto in camera; rispose Luca, obbediente alla sua compagna.
Anna fece ordine in cucina. Ripulì tutto con incredibile rapidità, come faceva al solito, insomma. Desiderava normalità. Mai come prima, l'aveva desiderata così tanto.
Nell'accendere la lavastoviglie notò che mancava qualcosa. Ma non riuscì a capire che cosa.
Non se ne preoccupò e si diresse verso la camera.
Lui era ancora vestito ed era in piedi, di fronte al letto.
Beh? Non ti sei ancora cambiato? Chiese Anna.
Aspettavo te. Rispose Luca.
Va bene. Allora ti do l'ispirazione; disse lei con una risatina, elegante, sbarazzina, fresca.
Il vestitino che indossava non c'era più, come per magia.
Luca poté ammirare il capolavoro che era la sua compagna.
Era solo vestita del bicchiere, il quale fu poggiato con leggerezza sul comò.
Le caviglie snelle.
Le cosce pennellate.
I fianchi sinuosi.
Il ventre liscio.
Le mani piccole ed esili
Il seno voluttuoso e invitante.
Il collo che tanto avrebbe voluto mordere, come un vampiro, un Dracula dei tempi moderni.
Quel mare di capelli biondi, in cui lui era naufragato una miriade di volte.
Sei bellissima. Declamò lui, estasiato.
Da bravo avvocato che sei, la tua originalità si spreca; Anna lo scherzò.
Lui rise alla battuta e la invitò a sdraiarsi sul letto.
Questa è la nostra serata Anna, disse Luca con voce bassa e sensuale, e nessuno ce la ruberà.
Lo tirò fuori dalla tasca dei pantaloni e la penetrò più volte, con amorevole brutalità.
Sì, esalò Anna, volevo proprio questo.
Il coltello, che Luca aveva preso in cucina, l'aveva trafitta più volte.
Nel ventre, nel costato e poco sotto la spalla destra.
Luca amava le sue spalle.
Non sarei mai stato in grado di assistere alla tua sofferenza. Non sarei stato abbastanza forte. Se agonia doveva essere, almeno che sia rapida.
Sì, disse Anna, sono felice di morire tra le tue braccia.

E#@

Decisione...

Ho deciso che questo raccontino del Job's Bar rimarrà incompiuto fino a quando non avrò abbastanza "Usta" da finirlo decentemente.
Per il resto, ora mi sto dedicando ad altra roba.

E#@