martedì, agosto 29, 2006

Frutto del buio

Lei non c'e'
ed il buio arriva,
io so che non tornera'.
Della magia tutto cio' che rimane
e' un ricordo nel tempo che va.

Come un'alba la vita puo'
coprire ogni bugia,
verita' nascoste tra le ombre,
sogni pieni di follia.
Presto sara' notte
nel buio che rimane.

Poi di colpo tutto e' chiaro
e la luce ritorna da me.
Lei ha chiuso gli occhi,
ha chiamato il mio nome,
non e' mai piu' tornata da me.

Frutto del buio
il tuo seme cresce
in un mondo di malinconia
quando la luce
esce fuori dal cuore

Lei non c'e'
resta il buio dentro,
nulla cura il mio male.
L'alba e' sparita
soffocata nel sogno
in un giorno che muore di gia'.

La speranza si spegne gia',
l'alba della vita.
Di fronte alla morte
io sono rimasto solo.

Frutto del buio
il tuo seme cresce
in un mondo di malinconia
quando la luce
esce fuori dal cuore

venerdì, agosto 25, 2006

Documento inedito...

Rovistando qua e là nei meandri del mio computer ho pescato un vecchio file word, risalente a questa primavera, che non avevo mai pubblicato...

Dopo previa autorizzazione dei soggetti interessati, per la prima volta, vede la luce di internet:

Violenza a Formigine.

Disordine, violenza, sangue e morte. Sono queste le parole che descrivono quanto sta accadendo, in questi ultimi giorni, nei comuni di tutto il formiginese (Casinalbo, Corlo, Montale e Magreta stessa).
Una folla inferocita, composta, per lo più, da maschi di età compresa tra i 17 e i 24 anni, è scesa in strada, con mazze, spranghe e armi da fuoco, per protestare contro Francesco F, ma, per serbarne l’anonimato, lo chiameremo Ferrari F.
Tutto ciò è accaduto subito dopo l’annuncio di Giulia Santunione (esponente dell’alta aristocrazia terriera locale) di accollarsi quello pseudo calciatore modenese (Ferrari, appunto) che domenica, al debutto assoluto con la prima squadra del Colombaro, ha fornito una prestazione a dir poco scandalosa, roba che neanche l’indecente Gabriele Casagrande sarebbe stato capace di giocare così male.
Ma torniamo all’argomento centrale dell’articolo: la guerriglia che è in corso nel formiginese.
La polizia non è intervenuta a sedare quella che sta assumendo, sempre di più, le connotazioni di una ribellione, o ancora meglio, di una sommossa popolare.
Cassonetti sono stati dati alle fiamme, vetrine sono state divelte, negozi sono stati saccheggiati e sangue è stato servato: quello di un innocente spacciatore di cocaina che stava esercitando il proprio mestiere. Il giovane, reo di somigliare troppo a Ferrari F, è stato brutalmente linciato e il suo cadavere è stato esposto in “Piazza del Castello” a Formigine, appeso per i piedi ad un lampione.
Sotto assedio è il palazzo imperiale della “Sacra Famiglia Santunione”: migliaia di giovani hanno circondato la tenuta e diversi commandos hanno tentato vanamente di fare irruzione. Vanamente perché il terreno circostante il “Palazzotto dell’Innominato” (il “Palasantu” è stato chiamato così dai rivoltosi più colti e appassionati di letteratura italiana) ha più trappole e trabocchetti della collina del deposito di Zio Paperone.
Tutto ciò è stato infatti precedentemente organizzato dall’irreprensibile sig.ra Santunione per difendersi dalle molestie dei numerosi spasimanti della giovine figliuola. La madre, reduce da un lungo viaggio di beneficenza a Bastiglia (luogo di povertà e indigenza) ha dichiarato:”Avrei preferito che la mia innocente Giulia (Il cui nome completo è Giulia Luigia Giuseppina Antonietta Ermengarda Santunione) si fosse accasata con il principe di Liechtestein, il quale era comunque un buon partito e sarebbe stato molto utile per generare un nuova nobile dinastia regnante sull’Europa mediterranea e non solo. Nonostante ciò, lo scapigliato Ferrari, borghese piccolo piccolo, resta comunque un ragazzo valente e io rispetto la decisione della mia figlioletta.”
A Modena la situazione sta rapidamente degenerando.
In via Tobaji (dove si trova la magione del giovane calciatore) sono giunti decine di pacchi bomba, lettere minatorie e buste con all’interno polveri letali. Alcune indiscrezioni affermano che, a breve, avrà luogo una spedizione punitiva in piena regola, dove la casa di Francesco verrà messa a ferro e a fuoco.
Nel frattempo si combatte anche con le parole: Gianfranco, 22 anni, arrotino, ha dichiarato:”La Giulia Santu è un patrimonio esclusivamente formiginese. Questo modenese non ha nessun diritto su di lei! Non può usurpare a noi tal dolce donzella! Santu a Formigine! Ferrari a morte!”
La tensione è alle stelle. La situazione è lontana dall’essere risolta.
Ma dagli Stati Uniti si è levata una voce di speranza.
Chuck Norris, intervistato da Bruno Vespa, ha dichiarato:”Quello che sta accadendo al mio grande amico Francesco Ferrari, non è molto piacevole. Quei bifolchi formiginese dovrebbero vergognarsi per quanto stanno combinando. Il modenese ha fatto una cosa grande e degna di lode: credere nei propri sogni e nella forza inarrestabile dell’amore. Egli deve essere di lezione per tutti noi. In ogni caso, se la violenza perdurerà e il sangue continuerà ad essere versato, io verrò a Formigine a risolvere il problema a suon di calci rotanti. Parola di Chuck Norris.” Un grande insegnamento morale che viene da un grande uomo.
Nel frattempo, la speranza comune è che la spirale di morte innescata a pochi chilometri dalle nostre case cessi al più presto e che la vita possa tornare nei parametri della normalità.

venerdì, agosto 18, 2006

Fade to black

Life, it seems, will fade away
Drifting further every day
Getting lost within myself
Nothing matters, no one else
I have lost the will to live
Simply nothing more to give
There is nothing more for me
Need the end to set me free

Things not what they used to be
Missing one inside of me
Deathly lost, this can't be real
Cannot stand this hell I feel

Emptiness is filling me
To the point of agony
Growing darkness taking dawn
I was me, but now he's gone

No one but me can save myself, but it's too late
Now I can't think, think why I should even try

Yesterday seems as though it never existed
Death greets me warm, now I will just say goodbye

mercoledì, agosto 02, 2006

Biografia di Giulia Giovanardi.

Da un po’ di settimane a questa parte la vita mondana modenese è stata turbata da quell’insolito personaggio che risponde al nome di Giulia Giovanardi.
Nata a Chiasso nel 1988, si trasferì nella quieta pianura Modenese l’anno successivo a causa l’eccessiva rumorosità della cittadina svizzera.
Si dimostra subito una bimba precoce; a 3 mesi la prima parola: gelato. Questo sodalizio perdura tutt’ora.
La fabbrica di biscotti di proprietà della madre la fa entrare nella cucina: ma solo quella della mensa aziendale dell’ATCM (l’azienda del trasporto pubblico modenese). Infatti, cadde dentro un pentolone pieno di melassa.
Pur non avendola ancora conosciuta e incontrata, le si sta già formando la chioma tipica della Magda Barbi, eterna professoressa di Italiano del LSS Wiligelmo. Gli ultimi studi sugli anni di codesta persona vanno tutti verso la stessa direzione: la sua età è ignota. Forse non è mai nata e semplicemente esiste da sempre.
Tornando alla dolce ed innocente Giulia Giovanardi, si può osservare come nel 1993 cominci a impratichirsi nella produzione dolciaria, ma con il risultato di mettere sul mercato, non un nuovo tipo di biscottino-ino-ino, ma una nuova gamma di piastrelle ideale per gli esterni, vista la durezza e la resistenza alle sollecitazioni meccaniche del prodotto finale.
A livello gastronomico fu un fiasco totale, ma a livello edile si rivelò un successo senza precedenti.
Nel 1994 comincia a dedicarsi all’attività sportiva: il suo debutto è nella “Ruzzola”, un gioco tradizionale emiliano la cui età media degli atleti è prossima a “deceduto”. Da qui si genereranno le voci maligne sulla sua pigrizia e sulla sua scarsa propensione alla fatica.
Nel 1995 risponderà alle critiche cimentandosi in una disciplina estremamente impegnativa dal punto di vista fisico e psicologico: la Petanque (il gioco delle bocce).
Ma una sfera di acciaio temperato lanciata erroneamente sul parabrezza di un auto parcheggiata interruppe prematuramente la sua carriera.
Nel 1997 inizia un momento non proprio felicissimo: infatti conosce Mariagiulia Nozzi e, soprattutto, Francesca Mori (in arte Satanik). La prima la fece entrare nel tunnel della dipendenza da Nutella, la seconda la introdusse in un mondo di avventure sulla falsa riga de “L’arancia Meccanica”.
Nel 1999 tenta il riscatto nel mondo culinario con un nuovo rivoluzionario tortone al cioccolato. Il risultato si può commentare leggendo il numero di Settembre di Quattroruote: il migliore cerchio in lega mai visto su un automobile, recita l’articolo.
In seguito si scoprì che ciò era dovuto dal fatto che il “prelibato” tortone veniva cotto in un forno termonucleare che ne modificava la struttura molecolare.
Il 2001 arriva con il botto: infatti, all’adolescente Giulia esplode un petardo in mano.
Ogni domenica, grazie alla madre, frequenta i maggiori salotti modenesi: è solita recarsi presso Poltrone & Sofà, Dondi Salotti e Ricci Casa.
Successivamente si distinguerà anche per il ritorno nel mondo dello sport: atletica leggera. Infatti, riscuoterà numerosi consensi a livello rionale.
Nel 2002 approda presso il LSS Wiligelmo e segnerà l’inizio di una lunga disfida contro il mondo del sapere e della conoscenza. Ancora oggi ci si chiede perché abbia mai iniziato una lotta così impari, dall’esito praticamente scontato. Infatti, come previsto dai maggiori bookmaker, la sua refrattarietà alla cultura ebbe facilmente la meglio sull’istruzione.
Grazie a un torbido giro di tangenti, riuscirà ad arrivare fino al quinto anno senza incidenti di percorso.
Con 18 anni sul groppone, ha iniziato anche l’iter che la porterà verso la patente. Numerosi anziani sono scesi in piazza, nelle maggiori città italiane, per protestare contro questo turpe evento.
Da qualche mese, assieme alle sue sopraccitate compagne di ventura, frequenta un gruppo di vecchi ed esperti ex wiligelmini, che, ormai, stanno meditando seriamente l’espatrio.
Con il tempo ha acquisito anche un considerevole numero di soprannomi: Gigi (data la grande somiglianza con il giornalista Gigi Marzullo), Giuggiola (?) e qualsiasi nome femminile dato dal Dottor Cox a JD (vedi “Scrubs”).